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Acqua del rubinetto a rischio: le regioni italiane dove non è potabile

acqua del rubinetto della cucina

Crescono i controlli sulla qualità dell’acqua in Italia: in molte regioni, non è potabile. Ecco di quali si tratta.

Le autorità hanno avviato una serie di controlli sull’acqua in modo da poter assicurare standard elevati e uniformi, ma il risultato non è sempre quello sperato in tutto lo Stivale. Se in molte regioni del Nord e del Centro si registrano livelli eccellenti di purezza e sicurezza, il Sud continua a mostrare forti criticità: ecco le regioni italiane dove non è potabile.

Le regioni italiane dove l’acqua non è potabile

Calabria, Sicilia e Campania restano le regioni più in difficoltà, con parametri chimici e microbiologici che – in diversi casi – superano i limiti consentiti.

Le analisi più recenti evidenziano la presenza di nitrati, residui di pesticidi e metalli come ferro e manganese, sostanze che alterano il gusto dell’acqua e ne compromettono la limpidezza. Nei casi più gravi, questi elementi possono rappresentare un rischio per la salute, soprattutto per bambini e anziani.

Rubinetto lavandino di ottone
Rubinetto lavandino di ottone

Al contrario, il Trentino-Alto Adige, la Toscana e l’Emilia-Romagna si confermano modelli di efficienza e qualità.

Qui, l’acqua del rubinetto risulta spesso paragonabile a quella imbottigliata, grazie ad un sistema di depurazione moderno e ad una gestione attenta delle risorse. La differenza è data dagli investimenti: reti idriche manutenute, controlli costanti e politiche ambientali mirate hanno permesso di raggiungere livelli di eccellenza difficilmente replicabili altrove.

Cause delle disparità e strategie per il futuro

Le differenze regionali nella qualità dell’acqua derivano da cause complesse. Nel Mezzogiorno, gran parte delle condutture è obsoleta e soggetta a infiltrazioni che favoriscono la contaminazione.

A questo si aggiunge l’inquinamento delle falde, dovuto a un’agricoltura intensiva e a scarichi industriali talvolta poco controllati. La carenza di risorse economiche e di governance efficiente ha poi rallentato gli interventi di manutenzione e rinnovamento degli impianti di depurazione.

Per contrastare questa situazione, il Ministero della Transizione Ecologica ha avviato un piano di modernizzazione delle infrastrutture idriche, con fondi stanziati, in particolare, per le aree più problematiche.

Gli interventi prevedono la sostituzione delle tubazioni obsolete, l’introduzione di sistemi di monitoraggio in tempo reale e il potenziamento degli impianti di trattamento.

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ultimo aggiornamento: 26 Ottobre 2025 12:16

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